Giovanni Saitto – Poggio Imperiale. Storia, usi e costumi di un paese della Capitanata.
Nella seconda metà del 1700, il re di Napoli, Carlo III di Borbone, promulgava nuove misure finalizzate ad un incremento della produzione agraria del Tavoliere daunio. Questi provvedimenti prevedevano, inoltre, la creazione di nuove colonie nella vasta pianura pugliese, nella quale i centri abitati erano pochi e quasi tutti molto distanti tra di loro. In questo clima, propizio sia alla crescita demografica che agricola della zona. si colloca la fondazione di Poggio Imperiale, uno dei paesi più giovani della Capitanata.
Il fondatore, il genovese Placido Imperiale, principe di Sant’Angelo dei Lombardi, dopo aver acquistato nel 1751 il feudo di Lesina, diede inizio ai lavori di disboscamento di una collina, «Coppa di Montorio», e all’edificazione di un «Casale», consistente in una palazzina baronale, granai, stalle e piccole abitazioni per i coloni. Quindi vi insediò una quindicina di famiglie del circondario alle quali fornì gratuitamente terre per orti e vigne, animali e case.
Era il mese di maggio dell’anno 1759. Nasceva Poggio Imperiale.
Tante le novità in questa nuova opera di Saitto, dedicata al suo paese natale; molti i documenti inediti e di rilievo che ricostruiscono dalle origini le vicende storiche di questa cittadina della Capitanata.
Pp. 280, illustrato.
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